sabato 18 febbraio 2012

Aiutati che il ciel t'aiuta


Non volevo parlare della neve. Mi ero fatto un punto d'onore di non parlarne ma oggi se non lo faccio esplodo. A parte tutte le inefficenze dell'amministrazione comunale sulle quali glisso perchè l'elenco sarebbe piuttosto lungo, voglio parlare del modo di vivere questi giorni complicati.

C'è la neve, quindi ci si aiuta e si cerca di capire che non siamo gli unici a vivere il disagio ma lo stiamo subendo assieme agli altri. Per questo motivo, la prima cosa da fare è non aggiungere altri disagi e soprattutto capire che non ci si può comportare al solito (spesso incivile) modo di tutti i giorni. Alcuni esempi: se ognuno liberasse il vialetto di casa e magari la parte di strada pubblica prospiciente la propria abitazione già sarebbe un bell'aiuto ma nooooooooo.... col cavolo! Piuttosto mi metto a sbraitare perchè non arriva la protezione civile col gatto delle nevi a liberarmi da 40 cm di neve. Parlando di traffico, non si può fare a meno di notare che la gente continua a mantenere tutte le maledette abitudini di sempre: parcheggio in doppia fila per andare a prendere il caffè, sosta alla sperindio per comprare il giornale, auto con quattro frecce in curva, parcheggio alla boiadigiuda tanto chissenefrega se quanlcun altro non riesce a passare o se per transitare si deve fare un specie di rally. Oggi ho visto uno che inveiva contro un operatore dei mezzi spalaneve minacciando denuncie se gli ammucchiava la neve vicino alla sa auto... il delirio!

Siamo messi male perchè la gente non pensa più agli altri. Il problema non è lo spread, non è Monti, non è la crisi... siamo noi. Il problema siamo noi ogni volta che prevarichiamo gli altri, ogni volta che "tanto vado via subito", ogni volta che facciamo una cavolata perchè "tanto siamo in Italia". Ecco perchè.

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