Se ne va tra scroscianti applausi un pezzetto di patrimonio pubblico. Una porzione della quota azionaria di Marche MultiServizi di proprietà della Provincia di Pesaro-Urbino verrà venduta al miglior offerente (in pratica, Hera).
La spending review e la mancata realizzazione di alcune vendite ha portato ad un ammanco di 2.5 milioni di euro (non di 9 come si ipotizzava). Il presidente Matteo Ricci ha spiegato che la scelta era tra mandare in cassa integrazione una parte del personale della Provincia o fare questa vendita. In pratica le solite manfrine sulla necessità , la salvaguardia dei posti di lavoro, lo facciamo per senso di responsabilità , è ineluttabile eccetera.
Il Direttore Generale metterà perciò in vendita circa il 4.5% delle quote della Provincia in Marche MultiServizi (rimanendo proprietaria di poco più dell’1%) con facoltà di trovarne le modalità .
La delibera è passata con i voti a favorevoli della maggioranza (PD, Rifondazione, PSI, ecc) ed i soli voti contrari della minoranza (PDL, Lega). Rifondazione Comunista ha giustificato il suo voto favorevole dicendo che chiederà al Direttore Generale di vendere almeno il 50% all’azionariato popolare. Dichiarazioni di grande rammarico da parte dei vari esponenti della maggioranza che, ritengono sia l’unica maniera per non far fallire la provincia.
Non avendo a disposizione dati contabili da analizzare, la prima osservazione che mi viene spontanea è che probabilmente ci prendono per deficienti. Non permettiamo a questi signori di trattarci in questo modo. Impediamo questa vendita.
Democrazia Diretta subito!
Ettepareva
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