lunedì 30 luglio 2012

Chiude il tribunale di Urbino


Non passa giorno senza l’annuncio di nuovi tagli, chiusure, eliminazione di servizi. Si parla di chiudere uffici postali nei piccoli centri, ospedali con pochi posti letto, anche qualche tribunale è nel mirino. Un lettore chiede un commento sulla prevista chiusura del Tribunale di Urbino. La risposta è che quando si chiudono i palazzi in cui vive la giustizia e lo stato, se ne và un pezzettino di giustizia e di stato.


Come facevo notare tempo fa, siamo talmente abituati a cedere ogni giorno una fettina di quello che è patrimonio comune, che ormai non ce ne accorgiamo più. E’ evidente che chiudere un tribunale significa creare gravi disagi per chi non vive nelle zone urbane. Altrettanto evidente è che questo ennesimo scempio ai danni della popolazione verrà perpetrato giustificandolo con una volontà di risparmio che alla fine dei conti non verrà affatto raggiunta.


L’accorpamento con il tribunale di Pesaro probabilmente comporterà conseguenze pesantissime. Siamo certi che il tribunale di Piazzale Carducci abbia la struttura, i mezzi e il personale per reggere l’accorpamento con il Foro di Urbino? Siamo sicuri di non andare verso problemi la cui soluzione sarebbe difficile da gestire oltre che dispendiosa in termini economici e di tempo?


Non sono un tecnico, ragiono con la mentalità di un cittadino che chiede servizi commisurati allo sforzo contributivo che ci viene chiesto. Chi versa allo stato oltre il 55% del proprio stipendio avrà pure il diritto di capire dove vanno a finire i propri soldi.


Concludo con una provocazione: se la giustizia si amministra in nome del popolo (Art.101 Cost.), perchè non chiedere al popolo se vuole che venga chiuso un tribunale?


Democrazia Diretta subito!


 


Chiude il tribunale di Urbino

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