giovedì 26 luglio 2012

Indebitati da morire


Chi non ce la fa ad andare avanti economicamente decide di farla finita. La disperazione che segue le difficoltà economiche è schiacciante e colpisce senza distinzioni. L’ultimo episodio è capitato nella nostra città e ne siamo tutti scossi.


Il fallimento economico diventa un fallimento personale, la dignità è più importante della vita. La sensazione di non aver assolto al compito di mantenere se stessi o la propria famiglia azzera una vita di lavoro e progetti futuri, trascinando tutto in un buio senza via d’uscita.


Ad aggravare questa situazione è anche lo Stato, con procedure sanzionatorie che non lasciano fiato ai debitori.

Chiaramente, solo se sei un povero Cristo perchè i grandi evasori hanno sempre una seconda opportunità: concordati, transazioni, scudi, condoni. Per tutti gli altri c’è Equitalia.


CHI SI PRENDERA’ CARICO DI QUESTE VITTIME?

Lo stato stringe in una morsa chi cerca di tenere in piedi la famiglia o l’attività. Salti un pagamento e ti trovi gli esattori alla porta. Una sanzione di poche centinaia di euro, cresce esponenzialmente diventando un peso insostenibile. Ti tolgono tutto, i soldi, la casa, alla fine perdi la speranza di farcela e poi la vita. Nessuna umanità nè buon senso.
Omicidi senza colpevoli, protetti dal silenzio di chi dovrebbe difendere i cittadini e dall’indifferenza generale di chi è troppo preso a proteggere la propria quiete perchè in fondo capita agli altri.


GLI ALTRI SIAMO NOI

Era il ritornello di una nota canzone di qualche anno fa. Il messaggio è potente.

Possiamo continuare a chiamarci fuori e mantenere la nostra serenità?
Se pensate che sia ora di alzarsi e gridare che siamo esseri umani e non cartelle esattoriali, unitevi alla nostra protesta. Assieme saremo più forti.



Democrazia Diretta subito!



Indebitati da morire

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