sabato 28 luglio 2012

Cogito ergo protesto

Cosa hanno in comune un cittadino residente a Muraglia e un imprenditore della cintura pesarese?

Cercano di far valere i loro diritti inascoltati per troppo tempo da un’amministrazione poco sensibile ai problemi di pochi.


Se non rappresenti un gruppo di almeno mille persone non vali niente perchè non sposti voti. Tutto si riduce ad una contabilità elettorale per cui un gruppo ha più o meno ascolto in base al consenso che riceve, mai in base alla bontà delle proposte o richieste.


Leonardo Carnaroli, si è incatenato al ponte sul Genica in zona Muraglia per richiamare l’attenzione del Comune su una situazione potenzialmente dannosa per la salute nel quatiere in cui abita.


Andrea Busetto, più noto ai pesaresi per una lodevole iniziativa di distribuzione di latte crudo che non ha riscosso il successo che meritava, decide di iniziare uno sciopero della fame per chiedere alla Provincia interventi su un terreno in frana in località Montecalvo in Foglia. Ha scelto come luogo della protesta una piazzetta che ci è cara in quanto luogo simbolo della protesta democratica: la Statua d Pasqualon, davanti alla quale ci siamo riuniti in questi mesi.


Rimando alla lettura degli articoli comparsi sulla cronaca locale per entrare nel merito delle richieste di questi due cittadini che hanno deciso di non abbassare la testa. Due teste pensanti senza dubbio, che hanno smesso di subire in silenzio ma di  uscire in strada e dire “sono incazzato nero e tutto questo non lo sopporterò più“.


Democrazia Diretta subito!


Cogito ergo protesto

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